Prendiamo uno qualsiasi dei numerosi siti tramite i quali i "pro cattolei" propagandano la bufala della sovranità individuale, per esempio questo.
Troverete più o meno la stessa zuppa in tutti gli altri, ne ho preso uno a caso.
Tralasciamo per un momento di occuparci dell'U.C.C., l''Uniform Commercial Code, perché sarà oggetto di un prossimo post. Qui possiamo anticipare, per il momento, che non è affatto vero (al contrario di quello che sostengono i pro cattolei) che "l’UCC (Uniform Commercial Code) è il registro dei regolamenti a cui tutte le Società e le Imprese del mondo ottemperano nello svolgimento delle proprie attività", affermazione che troverete ripetuta in tutti i vari siti dei cd. "sovrani".
Più semplicemente l'U.C.C. è un codice di commercio elaborato per uniformare la legislazione tra i vari Stati degli U.S.A. ed acquista valore legale solo una volta che ogni singolo stato degli U.S.A. ha adottato le norme dell'U.C.C.
Al di fuori della legislazione statunitense non ha senso parlare di U.C.C., men che meno ha senso dire che si tratta di norme applicabili in tutto il mondo (1) in quanto trattasi in realtà di norme che hanno valore solo all'interno degli U.S.A.
Sicuramente le norme dell'U.C.C. non trovano applicazione nel nostro paese, in quanto mai ratificate o fatte proprie dall'Italia.
Ma veniamo all'oggetto di questo post.
Dopo avere fatto una breve digressione su bolle papali, legge del mare, diritto canonico e chi più ne ha più ne metta, facendone un minestrone come se tutti i fatti storici che sono seguiti al medioevo non avessero contato nulla, di punto in bianco nei vari siti dei sovrani pro cattolei si salta agli anni 30 del '900 e si dice che "l’Italia, ‘Republic of Italy,’ è di fatto una corporation iscritta alla S.E.C. dal 1934 e sottomessa perciò alla regolamentazione americana, riservata a tutte le società di capitali privati".
E' un'affermazione falsa e priva di senso.
Il S.E.C., Securities and Exchange Commission (http://www.sec.gov/) altro non è che la CONSOB americana, ossia un ente che si occupa di controllare gli scambi azionari dei valori mobiliari sulle borse americane. Dal sito della S.E.C. (2) apprendiamo infatti che
"E' responsabilità della Commissione:
- interpretare e far rispettare le leggi federali sui titoli;
- emanare nuove regole e modificare le norme esistenti;
- supervisionare l'ispezione di società di intermediazione mobiliare, broker, consulenti finanziari e agenzie di rating;
- sorvegliare organismi regolatori privati nei titoli, campi di contabilità, e revisione contabile"
Insomma né più né meno quello che deve fare la nostra CONSOB.
L'Italia è registrata al S.E.C.?
Sì lo è, in quanto i titoli italiani sono evidentemente trattati nelle borse americane.
Il semplice fatto di essere registrata al S.E.C. non fa, evidentemente, dell'Italia una "corporation di diritto privato" come sostengono i pro cattolei.
E'sufficiente andare sul motore di ricerca della S.E.C. per rendersi conto del risultato:
Quella sopra è la schermata che troverete su tutti i siti dei "sovrani" e con la quale pretendono di dare dimostrazione della loro paranoia. Il loro ragionamento è: siccome l'Italia è registrata al S.E.C. allora è una società come tutte le altre e siccome le società hanno delle proprietà allora significa che anche gli individui sono di proprietà dello stato.
Lasciamo perdere l'Italy Fund che è un fondo di Citybank che avrà chiamato così il suo titolo o perché le piaceva o perché (cosa più probabile) destinato ad investimenti nel nostro paese e concentriamoci sulla nostra repubblica.
In realtà se ben si guarda l'Italia è registrata come "FOREIGN GOVERNMENTS" ossia come pubblica amministrazione straniera.
Nella voce 8888 FOREIGN GOVERNMENTS sono anche registrati tutta una serie di enti o autorità pubbliche straniere, come dimostrano la schermate seguenti:
Addirittura c'è anche la Regina d'Inghilterra quale capo di Stato della Nuova Zelanda. Pure Elisabetta II è una corporation di diritto privato?
Vogliamo trovare una VERA società privata?
EccolaAltra prova con la Ford
Volete farvi un'idea vostra di come stanno le cose?
Andate a questo link
e digitate il nome di qualche compagnia americana che conoscete e vedrete che la troverete (a differenza dell'Italia e degli altri Stati) rubricata secondo la categoria merceologica.
In definitiva la registrazione al S.E.C. è un fatto del tutto neutro, che sta solo a significare che un determinato Stato, società o ente ha dei titoli quotati nelle borse americane.
Quello che conta è il titolo per cui vi è la registrazione: e l'Italia è registrata come "FOREIGN GOVERNMENT" a differenza di quelle che sono le società private.
Sempre sul sito della S.E.C. (2) si apprende che i titoli venduti negli Stati Uniti devono essere registrati alla S.E.C. e che l'emittente deve fornire accurate informazioni su di sé e sul titolo per consentire agli investitori di formarsi un giudizio adeguato.
Solo alcune categorie di titoli sono esentati dalla registrazione e sono:
- offerte private a un numero limitato di persone o istituzioni;
- offerte di dimensioni limitate;
- offerte intrastatali [ossia all'interno di un singolo stato degli U.S.A.]; e
- titoli di municipi, stati [federati negli U.S.A.] e del governo federale U.S.A.
Tutti gli altri, compresi i governi stranieri, Italia compresa, se vogliono far trattare loro titoli nelle borse americane debbono registrarsi.
Ecco l'unico motivo per cui il nostro paese, allorché agisce come soggetto emittente titoli obbligazionari, è registrato presso una autorità di controllo americana sulle borse.
Solo i pro cattolei, ossia gente dalla mentalità complottista e che crede di masticare diritto senza nemmeno avere la più pallida idea della materia della quale a sproposito pretende di parlare, possono arrivare a sostenere che il nostro paese sia una corporation e non uno Stato: come se non avessimo una Costituzione, non ci fossero elezioni come se non avessimo tutti studiato come si è giunti all'unità d'Italia e alla liberazione dal nazifascismo.
Nel prossimo post una digressione sul perché voglio sbufalare l'assurda teoria della sovranità individuale.